Ci sono alcuni di noi che per almeno un periodo si sono battuti per il software libero, utilizzando gratuitamente dei programmi alternativi e… chi mente! Me open source è davvero sinonimo di gratuito?
Nel contesto dell'Open Source, tipicamente ci riferiamo al Software Open Source (OSS), un tipo di software progettato per avere il codice sorgente liberamente accessibile a chiunque desideri visualizzarlo, modificarlo e condividerlo, anche se oggi questa nozione non si limita esclusivamente allo sviluppo software.
La caratteristica distintiva di questo approccio è la possibilità di ispezionare e apportare modifiche, con appassionati ed esperti che possono collaborare attraverso un processo di "peer review".
Abbiamo già affrontato in dettaglio, nei nostri post sui social media (come nel nostro profilo Linkedin), le caratteristiche e i vantaggi dell'adozione dell'Open Source, che ora presentiamo brevemente nelle schede qui di seguito.
In questo articolo, desideriamo approfondire ulteriormente l'argomento, prendendo spunto da un commento di uno dei nostri contatti su Linkedin, al fine di ottenere una comprensione più precisa del mondo dell'Open Source Software.
Quando ci riferiamo a un prodotto Open Source, intendiamo un prodotto in cui il codice sorgente è liberamente disponibile. Questa è la distinzione chiave: non è possibile accedere al codice sorgente di sistemi come Windows o software come Adobe, mentre è possibile farlo per sistemi come Android o Linux.
Tuttavia, è importante notare che se un software sia open source non implica automaticamente che sia gratuito. Sebbene il codice sorgente possa essere utilizzato liberamente, il prodotto finale potrebbe non esserlo. Possedere il codice sorgente non equivale necessariamente a possedere il software completo. La transizione da uno all'altro richiede competenza, tempo e talvolta anche risorse aggiuntive, come database.
Questo porta a una seconda distinzione: quella tra Free Software e Open Source. Usiamo il termine Free Software quando si rispettano le "libertà essenziali degli utenti", che includono:
la libertà di eseguire il programma come desiderato per qualsiasi scopo;
la libertà di studiare come funziona il programma e modificarlo per adattarlo alle proprie esigenze (con l'accesso al codice sorgente come prerequisito);
la libertà di distribuire copie per aiutare gli altri;
la libertà di migliorare il programma e condividere pubblicamente le modifiche apportate (insieme alle versioni modificate in genere), a vantaggio di tutta la comunità.
Alcuni esempi di Software free sono: GNU/Linux, LibreOffice, GIMP, VLC Media Player. Mentre per fare qualche esempio di software open source possiamo indicare: Mozilla Firefox, Apache HTTP Server, Python, Wordpress, MySQL e Git.
In definitiva, classificare i software in base alle rispettive licenze può comportare rischi o creare confusione, motivo per cui è importante comprendere appieno le differenze tra i concetti di Open Source e Free Software.
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