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Dalle reti di Hopfield all'intelligenza artificiale: il Nobel per la fisica 2024 parla all’AI.


Gif Nobel Prize


Sono stati annunciati oggi i Premi Nobel per la Fisica 2024 a John J. Hopfield e Geoffery E. Hinton, due pionieri nel campo delle reti neurali artificiali che hanno reso possibile l’apprendimento automatico. 


Ma cosa sono le reti neurali? Una rete neurale artificiale è un modello computazionale che si ispira alla struttura del cervello umano. Mentre quest’ultimo è organizzato in neuroni, la rete neurale artificiale è suddivisa in nodi. Come accade per i neuroni, quando ai nodi arriva un input, essi “comunicano” con alcuni nodi vicini accendendo i collegamenti.


La teorizzazione delle reti neurali artificiali nasce nei primi anni 40 del novecento grazie al lavoro di Pitts e McCulloch, ma è nel 1982 grazie a Hopfield che si arrivò alla prima macchina in grado di simulare dei ricordi e a far uso di una memoria associativa: in pratica la rete neurale di Hopfield ha la capacità di memorizzare dei pattern e quando interrogata restituire un output molto simile, anche a partire da un input parziale o rumoroso. 


Parallelamente il lavoro di Hinton aveva come obiettivo quello di capire come simulare nelle macchine l’interpretazione delle informazioni. Sulla base del lavoro di Ludwig Boltzmann che tramite equazioni statistiche legava il comportamento macroscopico dei gas alle componenti microscopiche degli stessi, Hinton mise appunto la “Macchina di Boltzmann” in grado di generare output da pattern specifici: fu la prima rete neurale a mostrare capacità generative. 


L'assegnazione del Premio Nobel per la Fisica a Hopfield e Hinton è un riconoscimento importante per il campo dell'intelligenza artificiale e sottolinea l'impatto che questa tecnologia sta avendo sulla nostra società. Ma è anche un invito a proseguire nella ricerca e a esplorare nuove frontiere.


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